altrove
non siamo altro che tatuaggi viscidi e striscianti sulla pelle del mondo che ci ha generato e che ora ci rigetta, non riusciamo ad alzare gli occhi da terra quanto basta per guardarci in faccia gli uni gli altri, ci costa già abbastanza fatica trascinarci le gambe incontro ai nostri inutili appuntamenti, gli occhi fissi ipnotizzati sull'orologio che conta i minuti di ritardo sulla vita che scorre un po' più avanti, tristi e incolonnati in file che si mordono cercando di evitarsi, aspettiamo ancora che Giuda si immoli, una volta in più, per le nostre anime vuote condannate a un paradiso di silenzi che mai avremo voglia di abitare, siamo altrove in ogni gesto, risucchiati da un delirio d'esistenza che prosciuga ciò che i sensi ci tramandano, siamo altrove e mai ce ne renderemo conto, siamo altrove in questo mondo e mai ne sentiremo l'odore
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