sabbia
benvenuto nel teatro triste
dell'attore che recita se stesso,
dell'attore che si spoglia dell'ambiguità del mondo
per vestire quella, rarefatta, della poesia,
che mette a nudo sogni e illusioni
e ricordi che bruciano e svaniscono,
benvenuto nel diario di un'anima inqueta
ed incerta più di quanto essa stessa creda
17-9-99
come qualche tipo di malatocome qualche tipo di malato
sto attraversando una fase di rigetto
di me stesso
sarebbe bello se la ragione
fosse quella che mi gira per la testa
ma non è così
non c'è senso in tutto questo
non c'è alcun senso
questo stupido compatirmi è oltretutto
oltremodo noioso
animale prigioniero di un'emozione
e in balia di un mucchio di note
prendo la penna per appuntare ciò di cui mi vergognerò
lascio scorrere fuori da me
sentimenti contrastanti
e
1-10-99
fine di un'estatele nuvole si rincorrono veloci
e giocano a eclissare giornate sempre più uguali
ed io che come loro
alzo il volume per non sentire la mia voce
tendo lentamente
verso ciò che più temo
perdo speranze
e libero la testa
da questa tortura
mentre già sento
che la fine non sarà questa
già sento
aspetterò
ancora
invano
il Suo richiamo
10-10-99
ricordo di un'emozioneintrappolato nei canoni di un'espressione vietata
vago per le stanze della mia casa
cercando un'arte racchiusa nel ricordo di un'emozione
tratteggio e scolpisco nella memoria
per non sbiadire il colore puro del vissuto
e di getto una parola mi rappresentala chiave per uscire dalla nostra coscienza
è ciò che ci segna più a fondo,
l'unica cosa che non riusciremo a comunicarema null'altro ci identifica al mondo degli affetti,
null'altro che quella chiave sofferta
e gelosamente custodita
20-10-99
dedicato a nessunoillusione
come pioggia nelle mie orecchiefermo
costretto da un corpo malato
chiuso dall'interno
nei miei pensieri
vedo più chiaro quante scelte ho tralasciatomai più gemme tra le mie mani
se non avrò il coraggio di guardarle
la forza di stringerlemi chiedo
come posso amare
chi mi ha buttato alle spalle
il peso della speranzamentre un cuore geme
e muore inascoltato
un cuore tace
annega nel suo sangue
immobile
29-10-99
prime pioggefinalmente ti ritrovo
come un soffio di vento
il resto si sperde
e l'aria si riempie di paroleforse
la leggerezza di quell'aria
vela il mio sorriso
ma non ricordo gli impegni che ho preso
né mi accorgo che il mio tempo sta scadendoora ti perdo di nuovo
mi chiedo cosa mancava
non trovo risposta nel silenzio che hai lasciatomi chiedo
distante e abbracciato al mio corpo
quanto ancora aspetterò questi inutili momenti
rincorrendo solamente un parlare d'altromentre tutte le poesie del mondo si perdono nel tempo
i nostri vestiti non ci riscaldanodolore che ristagna e si raggruma
si trasforma in un grido roco e fragile
genera un odio stupido
e si contorce nervoso
per non mostrare il suo cuore malatoun pensiero assuefatto dal ricordo bagna le tue sponde
regina d'inganni
vengo nel tuo lido e mi accogli noncurante
non badare alle colpe che non vedi
non hai niente da temere mentre sogni
non mi sento più a mio agio
sono io a lasciare la tua mano
questa volta
2-11-99
sabbiasolo
scendo la chinala vita mi si rivela informe
traccio storie
e non vedo la fine del mio viaggiochi segue distante i miei passi
già intuisce l'affresco incompleto
segnato dal mio passo ubriacomi confondo come sabbia
solo un vento mi comprende
ma improvviso spazza lontano il mio disegno
|