Ricordo una mattina di maggio
Ricordo una mattina di maggio di mille anni fa, in cui Anime Salve provava a mettere insieme le ferite del mondo ma non ancora le mie, in sella al mitico MBK Forte, che brutto era brutto, ma guarda che vernice e che sella e che spettacolo gli adesivi di Radio Rock sulle fiancate, in sella dirigermi verso Trevignano, altro che la fermata del bus e il liceo, sterzando per via di Polline incontro alla Natura che la mattina presto a maggio parte inverno diventa primavera e promette la migliore estate, rigogliosa e calda tra i due laghi, e individuata la giusta radura estrarre la copia a metà dei racconti d’incubo di Poe, cento pagine mille lire e il miglior risparmio è l’odore di quella carta oggi, e leggere e chiedermi come potesse una Natura per me eccesso di vita e bellezza mutare, in luoghi e tempi distanti, ed ispirare a mutare, una mattina di mille anni fa.