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Testi LIGABUE - LAMBRUSCO, COLTELLI, ROSE E POP-CORN


LIGABUE  -  LAMBRUSCO, COLTELLI, ROSE E POP-CORN 



SALVIAMOCI LA PELLE 

Lui e lei han quel destino 
scritto da altri altre vite fa. 
E' l'unica cosa che hanno, o, almeno, 
e' l'unica cosa in eredita'. 
Lei qualche volta gli dice: "Ti amo, 
ma non puo' essere tutto qua, 
qua non c'e' niente per nessuno: 
andiamo via, andiamo, dai, andiamo, va". 
Lei ha la foto di sua madre, 
un giorno o l'altro la gurdera' 
che cosi' non vuol diventare 
che cosi', giura, mai lo sara'. 
Lui, la foto di suo padre l'ha dentro, 
impressa a fuoco nell'anima, 
impressa ad alcol, botte e insulti: 
"andiamo via, andiamo, dai, andiamo, va". 
Salviamoci la pelle 
che, bella o brutta, e' quella li': 
rendiamola unica. 
Salviamoci la pelle 
tu tieni botta e dimmi di si' 
che e' quello che co- e' quello che co- conta. 
Lei ha lasciato una letterina: 
ci ha messo un anno a scriverla. 
Lui ha lasciato sul comodino 
due lire che suo padre berra'. 
Bevono gia' molti loro amici: 
scappano via soltanto cosi', 
solo che la mattina dopo son sempre li', 
son sempre li', son sempre li'. 
Salviamoci la pelle 
che, bella o brutta, e' quella li': 
rendiamola unica. 
Salviamoci la pelle! 
tu tieniti stretta e dimmi di si' 
che e' quello che co- e' quello che co- conta. 
"Verso che cosa andiamo?" lei chiede. 
Lui dice "Beh, questo non si sa, 
pero' sappiamo bene cosa non c'era qua". 
Poi lei si volta per un momento, 
guarda quel posto ed accenna un ciao. 
Lui a quel posto gli sputa contro 
e spinge sul gas. 
Salviamoci la pelle 
che e' quello che ci resta. 


LAMBRUSCO & POP-CORN 

Vieni qua che ti faccio vedere 
dov'e' il nostro pezzo di mondo. 
Portati dietro un sorriso e un sospiro: 
li userai. 
Vieni qua che potrai galleggiare 
a due dita soltanto dal fondo 
ma, se ti manchera' l'aria, ti affitto 
l'America. 
Lambrusco & pop-corn 
non e' cosi' facile 
perche' prima e dopo il sogno c'e' 
la vita da vivere vivere. 
Lambrusco & pop-corn 
e via sopravvivere 
andata e ritorno classe 3 
ma almeno e' possibile. 
Vieni qua: 
c'e' un bicchiere vino 
e un vassoio di mais gia' scoppiato. 
Ballaci su questa terra: 
faremo un po' piovere. 
Vieni qua che c'e' questo Drive in 
che ha per schermo un gran cielo gonfiato. 
Macchina o no c'e' un bel pezzo d'asfalto 
da correre. 
Lambrusco & pop-corn 
non e' cosi' facile 
perche' prima e dopo il sogno c'e' 
la vita da vivere vivere. 
Lambrusco & pop-corn 
e via sopravvivere 
andata e ritorno classe 3 
ma almeno e' possibile 
che posto ce n'e', posto ce n'e', 
posto ce n'e', 
posto ce n'e', posto ce n'e', 
posto ce n'e', 
gira, gira, gira, gira, gira, gira, 
tanto torni qua. 
gira, gira, gira, gira, gira, gira, 
tanto torni qua. 


CAMERA CON VISTA SUL DESERTO 

Le scarpe nel deserto 
pesan sempre un po' di piu' 
di sabbia, terra e polvere 
che non si staccan piu'. 
Un fiore ogni tre vite 
ed un fiore che, poi, 
sara' robusto ed alto, 
si', ma profumato mai. 
Le bestie del deserto 
hanno cuori lenti che, 
che segnano la danza 
per le nuvole. 
Il sangue resta freddo 
purche' il sole resti li', 
ma due o tre piogge servono 
per occhi umidi. 
A meno che 
faccia un poco d'ombra tu. 
A meno che 
il sole non mi accechi piu'. 
A meno che butti via le bussole, 
bruci le mie bussole. 
Il cielo sul deserto 
chiama acqua pure lui: 
snobbato dagli angeli, 
volato da avvoltoi 
e torbido di spiriti 
che spesso giocano, 
in sella al vento fischiano 
e poi ululano. 
A meno che 
il sole non mi accechi piu'. 
A meno che butti via le bussole, 
bruci le mie bussole. 


ANIME IN PLEXIGLAS 

Prende quota il ritmo della notte 
fra tamburi e canti di guru 
e sotto, sotto, sotto, sotto, sotto, sotto 
c'e' quel movimento clandestino 
di cantine blues. 
Una volta, qui, c'era il bar Mario: 
l'han tirato giu' tanti anni fa 
e i vecchi, i vecchi, i vecchi, 
i vecchi, i vecchi, i vecchi, 
sono ancora li' che dicono 
che senza non si fa. 
E, su, il controllo sembra un tempio, 
non sanno che siamo quaggiu'. 
Il plexiglas sara' l'esempio e noi rischiamo 
molto, ma, qua proprio non se ne puo' piu'. 
Le anime in plexiglas 
stanno ballando un tango. 
Le anime in plexiglas 
stan dimostrando come si fa uno show. 
Le anime in plexiglas 
stan trasudando fango. 
Le anime in plexiglas 
stanno insegnando: 
sgarrare non si puo', sgarrare non si puo', 
sgarrare non si puo'. 
Camminando nel condotto sette 
si arriva nella New Carboneria: 
e' qua, e' qua, e' qua, e' qua, e' qua, e' qua 
che si puo' far l'amore 
certi che la ronda non ci sia. 
E poi c'e' il capo che riempie l'aria 
con la Gibson che ha rubato lui 
e sopra, sopra, sopra 
sopra, sopra, sopra 
vanno avanti con lo show 
che e' dedicato pure a noi. 
E su, in controllo, son tranquilli 
che replicanti non ce n'e'. 
I vigilantes sono svegli: 
e' dura stare al mondo nel 2123. 
Le anime in plexiglas 
stanno ballando un tango. 
Le anime in plexiglas 
stan dimostrando come si fa uno show. 
Le anime in plexiglas 
stan trasudando fango. 
Le anime in plexiglas 
stanno insegnando: 
sgarrare non si puo', sgarrare non si puo', 
sgarrare non si puo'. 


CON QUESTE FACCE QUI 

Le carte sono date 
e tu hai in mano quel che hai. 
Vien voglia di bluffare, 
ma non la berranno mai, 
per cui oh!... va bene anche cosi' 
per cui oh!... va bene anche per forza cosi'. 
Puo' darsi tu non sia 
come ti volevano. 
Se ti consola, come te, 
ci siamo in un bel po', 
percio' oh!... tu sei quello li' 
percio' oh!... percio' noi siamo questi qui. 
Con queste facce qui 
con queste facce qui 
contenti oppure no 
siam questi qui percio'... 
fra pregi e limiti 
e queste facce qui. 
Puo' darsi non sia tutto 
come lo sognavi tu. 
E, forse, sei rimasta senza principini blu 
percio' oh!... le cose stanno cosi' 
percio' oh!... se ti basta noi siamo qui. 
Con queste facce qui 
con queste facce qui 
tra favola e realta' 
noi siamo l'ultima: 
staremo scomodi 
ma con queste facce qui. 
Facce ognuna con i propri segni 
e i propri debiti. 
Facce che son facce che son facce davvero. 
Facce ognuna con i propri specchi, 
ognuna unica 
facce che son facce, che son facce cosi'. 
Le carte sono date 
e ognuno ha messo il proprio chip. 
E non si puo' bluffare mai 
con queste facce qui. 
per cui oh!... va bene anche cosi' 
per cui oh!... va bene anche per forza cosi' 
Con queste facce qui 
con queste facce qui 
che piacciano o no 
o che disturbino 
son nostre e son cosi': 
son queste facce qui. 


SARA' UN BEL SOUVENIR 

Non va proprio liscia, 
non e' cosi' liscia 
per noi che chiediamo che or'e', 
e c'e' un'altra strada 
e c'e' un'altra luna 
e un altro bar che chiude 
e un'altra voglia di fortuna. 
E allora, bambina, 
c'e' poco da dire 
se non che mi troverai qua: 
cambiato per niente, ma neanche scontento, 
fottuto dal dovere pensare di dover avere. 
Ma ci sara' un souvenir 
che ci riportera' solo certi momenti. 
E sara' un bel souvenir 
una fotografia, una canzone tra i denti. 
Ma ci sara' un souvenir 
che ci commuovera' fino a farci contenti. 
Tieniti il tuo souvenir 
da mettere poi via ridicendoti "avanti". 
Se tutto va in fretta 
saro' una saetta 
e tu lo sarai insieme a me 
peccato soltanto che ci sara' il tempo 
in cui dovremo dire 
"adesso e' meglio riposare". 
Ma ci sara' un souvenir 
che ci riportera' solo certi momenti. 
E sara' un bel souvenir 
una fotografia, una canzone tra i denti. 
Un souvenir formato Tir 
a 120 all'ora 
che arriva per spazzarti via 
qualsiasi altra cosa. 
Sara' un bel souvenir il nostro souvenir 
sara' di quasi tutti i colori. 
Sara' un bel souvenir sara' lo specchio di 
riflessi chiari e riflessi scuri. 


LIBERA NOS A MALO 

Oh, mama, mama, che cosa ho fatto 
son scivolato ancora dentro un letto. 
Ma, mama, mama, potrei giurare: 
o era amore o somigliava bene. 
Oh, mama, m'hanno creato tutto sbagliato. 
Oh, mama, pero' non riesco a capire 
il mio peccato. 
Libera nos a malo 
pero' il mio male qual e'. 
Libera piano piano: 
forse scordiamo com'e'. 
Libera nos a malo 
toglici pure il perche'. 
Libera libera libe libera libera libera libera. 
Oh mama, lei stava bene, io stavo bene. 
Oh mama, o e' proprio questo 
che non si puo' dire? 
Oh, mama, mama, saro' cattivo 
ma sono carne e sangue, insomma vivo. 
Eccomi mama, col capo chino 
come'e' il castigo? Perche' il castigo? 
Libera nos a malo 
pero' il mio male qual e'. 
Libera piano piano: 
forse scordiamo com'e'. 
Libera nos a malo 
toglici pure il perche'. 
Libera libera libe libera libera libera libera. 
Perdo il numero di casa 
andando dietro a me 
e, al ritorno, chiedo scusa 
e non so perche'. 
Giu' le mani, giu' i pensieri, 
giu' tutto il corpo, giu' tutto te. 


TI CHIAMERO' SAM (SE SUONI BENE) 

E non chiamarmi piu' amico 
se poi mi tratti cosi', 
sono un cliente qui, e pago, accontentami 
come ogni altro. 
Se sono io che lo dico 
non avrai colpe ne' scrupoli: 
picchia quei tasti li', 
forza, deciditi, che sono pronto. 
Suonaci, suonaci 
il pezzo che sai. 
Mettici l'anima 
quella che puoi. 
Dacci dei brividi 
lavora, dai 
ho voglia di stare male 
se suoni bene ti chiamero' Sam, 
ti chiamero' Sam, ti chiamero'. 
L'hai conosciuta anche tu lei: 
avrete avuto una vostra canzone 
beh, io non so cantare 
e poi non so suonare 
ma so pagare bene. 
Sigaro e grappa 
e tutto cio' che vuoi: 
io accendo e stappo. 
Tutti muti che 
il mio amico qua suonera', suonera' 
suonera', suonera'. 
Suonaci, suonaci 
il pezzo che sai. 
Mettici l'anima, quella che puoi. 
Dacci dei brividi 
lavora, dai 
ho voglia di ricordare 
se suoni bene ti chiamero' Sam, 
ti chiamero' Sam, ti chiamero' Sam 
ti chiamero' Sam. 


URLANDO CONTRO IL CIELO 

Come vedi sono qua: 
monta su, non ci avranno 
finche' questo cuore non crepera' 
di ruggine, di botte o di eta'. 
C'e' una notte tiepida 
e un vecchio blues 
da fare insieme, 
in qualche posto accostero' 
e quella la' sara' la nostra casa, ma 
credo che meriti di piu' 
e intanto sono qua io 
e ti offro di ballarci su: 
e' una canzone di cent'anni almeno. 
Urlando contro il cielo. 
Non saremo delle star 
ma siam noi, in questi giorni 
fatti di ore andate per 
un week-end e un futuro che non c'e'. 
Non si puo' sempre perdere 
per cui giochiamoci 
certe luci non puoi spegnerle. 
Se e' un purgatorio e' nostro per lo meno. 
Urlando contro il cielo. 
Fantasmi sulla A14. 
Dai finestrini entra odor di mare, diesel, 
merda, morte e vita. 
Il patto e' stringersi di piu' 
prima di perderci. 
Forse ci sentono lassu'. 
E' un po' come sputare via il veleno. 
Urlando contro il cielo. 


REGALAMI IL TUO SOGNO 

Se ti vuoi 
fidare davvero di me 
Fallo fino in fondo 
Oh, fino in fondo 
Fatti piu' vicina 
Regalami il tuo sogno 
Regalami il tuo sogno 
te lo custodiro' 
te lo conservero' 
finche' ne avrai bisogno 
Regalami il tuo sogno 
Guardami negli occhi 
deciderai poi 
se aver paura 
Regalami il tuo sogno 
Regalami il tuo sogno 
te lo custodiro' 
te lo conservero' 
finche' ne avrai bisogno




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