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Testi Franco Battiato - Gommalacca (1998)Franco Battiato - Gommalacca (1998) TRACKLIST: Shock in my town Auto da f� Casta diva Il ballo del potere La preda Il mantello e la spiga E' stato molto bello Quello che fu Vite parallele Shakleton Shock in my town Shock in my town velvet underground Shock in my town velvet underground Ho sentito urla di furore di generazioni, senza pi� passato, di neo-primitivi rozzi cibernetici signori degli anelli orgoglio dei manicomi. Ho incontrato allucinazioni. Stiamo diventando come degli insetti; simili agli insetti. Nelle mie orbite si scontrano trib� di sub-urbani, di aminoacidi. Latenti shock addizionali, shock addizionali sveglia, sveglia kundalini, sveglia kundalini per scappare via dalla paranoia come dopo un viaggio con la mescalina che finisce male nel ritorno. Auto da f� Si � fatto tardi sulle nostre esistenze e il desiderio tra noi due � acqua passata. Davvero tu non c'entri niente � solo colpa mia. Mi sono accorto tardi che tutto quello a cui tenevo, ti era indifferente, scivolava via. Siamo lontani, distanti, ti parlo e non mi senti. E' sceso il buio nelle nostre coscienze e ha reso apocrifa la nostra relazione. Vorrei innestare il modo dell'indifferenza e allontanarmi da te; per presentarmi al tribunale di una nuova inquisizione. Faccio un "auto da f�" dei miei innamoramenti, un "auto da f�". Voglio praticare il sesso senza sentimenti. E mi piaceva camminare solo per sentieri ombrosi di montagna, nel mese in cui le foglie cambiano colore, prima di addormentarmi all'ombra del destino. Casta Diva Greca, nascesti a New York, e l� passasti la tua infanzia con genitori e niente di speciale. Fu un giorno che tua madre stanca dell'America e di suo marito, prese i bagagli e le vostre mani, vi riport� indietro nella terra degli Dei. Eri una ragazzina assai robusta. Non sapevi ancora di essere divina....... ci hai spezzato per sempre il cuore. Ti strinse forte il successo ball� fino a sera con te la musica non ti scorder� mai. Viaggiasti e il mondo stringesti. Ti accoglievano navi, aerei e treni, invidie, gelosie e devozione. Un vile ti rub� serenit� e talento. Un vile ti rub� serenit�. Un vile ti rub�. Divinit� dalla suprema voce la tua temporalit� mi � entrata nelle ossa. Il ballo del potere Ti muovi sulla destra poi sulla sinistra resti immobile sul centro provi a fare un giro su te stesso, un giro su te stesso. "You miss me and I miss you" Fingi di riandare avanti con un salto, poi a sinistra con la finta che stai andando a destra, che stai andando a destra. "You miss me and I miss you" Poi si aggiungono i pensieri con un movimento indipendente dalla testa, dalle gambe con un movimento dissociato dalla testa, dalle gambe. I Pigmei dell'Africa, si siedono per terra con un rito di socialit�, tranquilli fumano l'erba. The circle symbolizes T'ai Chi which is formless and above duality. Here it is manifesting itself as the progenitor of the universe. It is divided into yin (the dark) and yang (the light) which signify the negative and positive poles. Pairs of opposites, passive and active, female and male, moon and sun. (Il cerchio simbolizza T'ai chi che � informe e al di sopra di ogni dualit�. Qui esso manifesta se stesso, come il progenitore dell'universo. E' diviso tra Yin (il buio) e Yang (la luce) che significa polo negativo e polo positivo. Coppie di opposti, passivo e attivo, femmina e maschio, luna e sole). Gli aborigeni d'Australia si stendono sulla terra, con un rito di fertilit� vi lasciano il loro sperma. La preda E scivola la sera tra i luoghi che attirano il mio sguardo la mia attenzione. Dormo solo poche ore. La caffeina scuote le mie voglie sto sempre sveglio, ho voglia di arditezze. Non saremo pi� n� tu n� io. Cerca di restare immobile, non parlare lento il respiro all'unisono rallenta il cuore. Muta la furia in ebbrezza in tenerezza lasciati andare fino ad arrivare all'estasi con me. Volare cos� in alto da afferrare la preda ambita senza luoghi comuni n� vane parole. Si intrecciano lenzuola come sacre bende di sacerdoti egiziani. Non saremo pi� n� tu n� io. Il mantello e la spiga Sotto l'ombra sospiravi pastore di ombre e di sotterranei segreti parlavi di una vita trascorsa. Come sempre le foglie cadono d'autunno. Intona i canti dei veggenti cedi alla saggezza alle scintille di fuochi omai spenti, regolati alle temperature e alle frescure delle notti: lascia tutto e seguiti. Guarda le distese dei campi, perditi in essi e non chiedere altro. Lasci un'orma attraverso cui tu stesso ti segui nel tempo e ti riconosci. Correvi con la biga nei circhi. E fosti pure un'ape delicata, il gentile mantello che copr� le spalle di qualcuno. Lascia tutto e seguiti. I tuoi occhi dunque trascorrono svagati ed ozi come una spiga. Come sempre le foglie cadono d'autunno. E' stato molto bello I colli dei cigni splendono alla luce e mille barbagli trafiggono le palpebre il fuoco che bruci� Roma � solo sprazzo. Cos� mi incendi. Con bugie di suoni mi possiedi. E' stato molto bello finisce la tarda estate. E' stato molto bello si prolungano le ombre oltre la sera. Non domandarmi dove porta la strada seguila e cammina soltanto. Io non invecchio niente pi� mi imprigiona. Quello che fu ah! Questo passato dove il mio rifugio presso di te fu quello che fu, dove la polvere pi� pura sulla tua soglia, fu quella che fu. Duri come pietre come due amici eravamo insieme. Preso del tuo cuore ho detto che il nostro legame fu quello che fu. Irragionevole, non ci poteva niente, non potevo immaginarmi senza. La follia fu quella che fu, fu quella che fu. L'impero delle parole la distinzione tra bene e male la ripida discesa dal cielo alla terra disperata verso l'incarcerazione fu quello che fu la circumnavigazione i nomi che si diedero alle cose la gioia e il dolore dell'esistere l'enigma del consenso le emozionali imprese della specie fu quello che fu, tutto fu quello che fu. Quel che deve ancora avvenire il sorgere della citt� di Dio l'emblema che ci fa forti e sicuri oppure pazzi e disperati. Ti gridavo: sono disperso, disperso. Vite parallele Mi far� strada tra cento miliardi di stelle la mia anima le attraverser� e su una di esse vivr� eterna. Vi sono dicono cento miliardi di galassie tocco l'infinito con le mani aggiungo stella a stella sbucher� da qualche parte, sono sicuro, vivremo per l'eternit�. Ma gi� qui vivo vite parallele ciascuna con un centro, con un'avventura e qualcuno che mi scalda il cuore. Ciascuna mi assicura addormentato o stanco braccia che mi stringono. Credo nella reincarnazione in quel lungo percorso che fa vivere vite in quantit� ma temo sempre l'obl�o la dimenticanza. Giriamo sospesi nel vuoto intorno all'invisibile, ci sar� pure un Motore immobile. E gi� qui vivo vite parallele ciascuna con un centro, una speranza la tenerezza di qualcuno. Tu pretendi esclusivit� di sentimenti non me ne volere perch� sono curioso, bugiardo e infedele. Qui vivo vite parallele ciascuna con un centro, con un'avventura e qualcuno che mi scalda il cuore. Shakleton 1 La storia Una catastrofe psicocosmica mi sbatte contro le mura del tempo. Sentinella, che vedi? Una catastrofe psicocosmica contro le mura del tempo. Durante la grande guerra nel Gennaio del 1915, un forte vento spingeva grandi blocchi di ghiaccio galleggianti imprigionando per sempre la nave dell'audace capitano Shakleton. Su un piccolo battello, con due soli compagni, navig� fino a raggiungere la Georgia Australe; mentre i 22 superstiti dell'isola Elefante sopportavano un tremendo inverno. (Deriva, deriva, verso nord, nord-ovest. Profondit� 370 metri 72� di latitudine est). Per sopravvivere furono costretti a uccidere i loro cani, per sopravvivere. Ma il 30 Agosto 1916, il leggendario capitano, compariva a salvarli con un'altra nave. 2 Il ricordo Stille D�mmerung Der garten ist gefrohren Die Rosen erlitten Sage mir warum Sage mir varum in einem verlorenen Garten Sage mir warum deine Stimme h�ren Sage mir warum schweige bitte nicht. <-- Elenco dei Testi e degli Artisti |