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Testi Marlene Kuntz - Che cosa vedi (2000)


Scaletta

  • Cara è la fine
  • Serrande alzate
  • Canzone di oggi
  • L'abbraccio
  • La canzone che scrivo per te
  • Due sogni
  • Chi mi credo d'essere?
  • Primo maggio
  • La mia promessa
  • Malinconia
  • Quasi 2001
  • E poi il buio
  • Grazie
  • + Cometa (dal singolo Canzone di oggi)

CARA È LA FINE

Cara è la fine...ci annusano ormai, sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è. Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide: che ci tocchino morti, secchi e gelidi. Oh, non piangere, urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me, ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami. Cara è la fine...perdonami. Oh, non piangere, urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me, ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli... ma che vita è una cella? Avremo di più: quella stella che un giorno mi donasti, lassù. Oh, non piangere...

SERRANDE ALZATE

Il mio naso sulle tue palpebre (serrande alzate) che non sanno se chiudere la bottega in cui le fate hanno lo sguardo immoto sul dormire che non giunge. Il tuo fiato è un poco affannoso, si disperde là dove vagheggi chissà quale fantasia perduta o fiaba, raccontata per avere il tuo sonno. Dalle tapparelle un bel sole riga di buonumore quel pulviscolo; dentro sono avvinto e c'è amore in groppi e batticuore: lo sentissi anche tu! Il mio naso sulle tue palpebre le sfiora appena e sa non farsi notare: fiuta forse il gusto d'arcano del tuo trasognare che oltrepassa ogni meta? Metafisica è la tua intesa con ciò che mi sfugge e posso solo ammirare. Molto fisica è la sorpresa di averne prova... ora che ho appreso a scrutare. Lievemente il sole è calato e un nuovo taglio estende quelle strisce ridenti; dentro sono avvinto e c'è amore in groppi e batticuore: lo sentissi anche tu! La mia culla è meraviglia esplosa non ti dondola ma avvolge e ammanta. La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta.

CANZONE DI OGGI

Avrei voluto scriverti di me per arrivare dritto a te con trilli di parole smascherate e impavide. Avrei voluto scrivere a te per riportarti qui da me e lusingarti e farti gala con occhiate trepide. Ma più cercavo il tono sai più non mi risolvevo mai: chissà perché... Ma più cercavo il suono sai più l'armonia faceva guai: chissà perché... Avrei voluto inviarti un po' di me quel tanto che non sai che c'è, facendo a meno degli slanci dei tuoi su e giù Avrei dovuto inviarti quel che c'è di bello e fragile in me per fartelo osservare con religiosità Ma più cercavo il tono sai più non mi risolvevo mai: chissà perché... Ma più cercavo il suono sai più l'armonia faceva guai: chissà perché... Caos. Zigzag nel caos.

L'ABBRACCIO

Un giorno o l'altro sai che cosa ti faccio? Dal nulla sferico che da me ti aspetti io balzer� e in un opl� ti stregher� l'anima. Come un rapace, su te, dalla sua roccia, artiglier� le vie dei tuoi affetti, le strozzer� e rimarrai impressa e attonita. E un giorno o l'altro sai che cosa ti aspetta? La stessa meraviglia di un pugno in faccia venuto per necessit� a dire la sua verit�. Ma io sar� capace, come saetta, di far terra bruciata, e tanta pioggia rovescer� benefica. Indra sar�, salvifica. Un giorno o l'altro che sia un sogno non si sa, ma se succede io ti rubo l'anima. Io so che un sogno i testimoni non ce li ha, ma voglio essere ladro anche nella realt�. Un giorno o l'altro io prendo coraggio e ti abbraccio. Io ti abbraccio.

LA CANZONE CHE SCRIVO PER TE

Non c'è contatto di mucosa con mucosa eppur mi infetto di te, che arrivi e porti desideri e capogiri in versi appassionati e indirizzati a me; e porgi in dono la tua essenza misteriosa, che fu un brillio fugace qualche notte fa; e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua". Questa è la canzone che scrivo per te: l'ho promessa ed eccola. Riesci a scorgerti? Sì che ci sei, prima che ti conoscessi. (Ora ho il tuo splendido sorriso da succhiare: sfavilla di felicità. L'osservo su dalla tua fronte vanitosa che ai miei baci ha chiesto la priorità) Pure frigid waters from these eyes that always miss you Nothing but violence from my empty gun I'm using silver to light up these blackheart faces blinding your fingers with my skin that burns for you Questa è la canzone che scrivo per te: l'ho promessa ed eccola. Riesci a scorgerti? Sì che ci sei, proprio mentre ti conosco. This song is for me I listen like I promised you I can see me in your words from hell that you write for me E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore immune da difese che non servono. Ma ora ho in testa il viso di qualcuno più speciale di me, che sa cantare ma ha più stemmi da lustrare di me...e questo � il tuo svago. Per quel che mi riguarda sei un continente obliato. Per quel che ho visto in fondo mi è piaciuto. Don't, don't tell me. What you want from me No, don't tell me. I don't wanna hear. Don't tell me Questa è la canzone che scrivo per te: l'ho promessa ed eccola. Riesci a scorgerti? Non ci sei più, dopo che ti ho conosciuta.

DUE SOGNI

Ieri ho fatto un sogno in cui sogni che io suono un coito per te quando sei confusa fra la gente e guardi le miei mani che incantevolmente scuotono le corde del tuo corpo e fra le mie mani ti fai fradicia e scorrevole e mi scivoli con stridere amplificabile (gridano le casse in risonanza sesso-stereo se faccio presa è un amplesso shock-sidereo). Tu sei beautiful guitar that plays "sexy-queenbee". Ieri ho fatto un sogno in cui sogni che ti senti avvinta a me, ma non sai che anch'io ti vorrei. Io ti vorrei. Tu sei beautiful girl that sings "sexy-queenbee". E non vedi che son dietro le tue spalle rosee e non senti che il mio desiderio è sui loro petali (scende leggero fra le concavit� violacee), ma la trama del sogno prevede che restiamo immobili. E sul palco la musica si fa frenetica dalla tua sensualit� empatica. E sul palco la musica si fa frenetica perch� noi siamo sensualit� selvatica. Selvatica. Io ti vorrei.

CHI MI CREDO D'ESSERE?

Numerose immagini arruolate dalle idee di un bel po' di fervidi pensieri splendono di vita nuova e fanno gli altri me in alterazione dei miei desideri dei miei piaceri dei miei valori dei miei sorrisi e dei miei cattivi umori dei miei difetti dei miei colori dei miei misteri e dei miei disamori. Chi mi credo d'essere? Non vale: "non lo so"... c'� un fulgente immaginario da osservare. Cercher� un riflesso iridescente e favoloso che abbia luce da farmi brillare: un radioso mix di tutti "noi" che combini un me ideale a "voi"; un radioso mix per cui vivere di riflesso, senza remore. Una-centouno-centomila immagini di me. Quale "realt�" pu� figurare la combinazione magica ideale? Una-centouno-centomila immagini di me. Una-centouno-centomila immagini di me. sparpagliate fra di voi Una-centouno-centomila immagini di me. ma chi cazzo se ne frega poi? Una-centouno-centomila immagini di me. sparpagliate fra di voi Una-centouno-centomila immagini di me. ma chi cazzo se ne frega poi?

PRIMO MAGGIO

Dunque: quel giorno la catturai al volo discendente dall'alto come un soffio ultraterreno e mi circonfuse di luce in un baleno, come un santo, diosanto!, ma dalla testa al suolo. E mi sembrava di sublimare o almeno di uscirmene fuori dal normale. Era davvero come dileguare: collegai la spina e tutto divent� speciale. Ero dentro la mia realt� con un senso eccitato di morbida libert� Ero dentro la mia realt� e la vita nei pressi era solamente un'entit� Dunque quel giorno mi detti da fare: sentivo che dovevo meritare quel dono. Scrissi e riscrissi mirando all'unisono che mi intonasse con il tremito sonoro che mi faceva come sublimare o almeno uscire fuori dal normale; che era davvero come un tintinnare di scosse gradite e dal ritmo un po' speciale. Ero dentro la mia realt� con un senso eccitato di morbida libert�. Ero dentro la mia realt� e la vita nei pressi era solamente un'entit�. Ma il giorno seguente non mi piaceva niente, tranne una frase giocosa ed eloquente. Diceva: "il lavoro debilita l'uomo" "il lavoro debilita l'uomo"

LA MIA PROMESSA

In Paradiso vorrai avere ancora a che fare con me? Premi e compensi: non sai quanto desideri farne parte, fra quelli di cui godrai, per la tua felicit�. Perch� non chiedo per me la gioia eterna di risorgere, ma di esser cura perenne per te, regalandoti quel che non do in vita. E allora chiediglieLo tu che ti conceda di avermi lass� Ed io mi arrendo oramai... se il tempo avanza a me non basta, da qui alla tua eternit�. Alla tua eternit�. La mia promessa �: vedrai che l� mi trasformer�. E allora chiediglieLo tu che ti conceda di avermi lass�, se credi a quel che ti dico da qui (La mia promessa �: vedrai...) E allora chiediglieLo tu che ti conceda di avermi con te lass�. Con te.

MALINCONICA

Ti ho vista sai? Seduta in quel caff�... Ieri ci passavo innanzi perso in fatti miei e un amico inutile mi ha chiamato per un drink: "beh" gli ho detto "ok", e lui con fare affabile gi� con cento "come stai? Cosa fai e cosa non fai?". Non sentivo. Non parlavo. Io guardavo te. E meravigliosamente un istante ha invaso il tempo. E magnificamente quel gesto ha preso il campo e tu mi hai rapito. E ti ho rivista, sai?, perch� ho visto un altro "me", quello che stava seduto l� sei anni fa; e ti sei levata e sei scivolata soffice sugli oggetti e fra la gente inconsapevole. E meravigliosamente un istante ha invaso il tempo. E magnificamente quel gesto ha preso il campo e tu mi hai rapito vellutata nostalgia, serica malinconia.

QUASI 2001

Vedete quel labirinto l� sotto di voi? Quel nodo � la vita di Bull-o il nullo da ora in poi. (Fino a ieri un tragitto diritto e ricco di impunit� con tutto il bene che finisce bene ma � meglio ci� che non ha inizio) Che strazio: finisce il vizio, inizia il viaggio iniziatico dentro di s�. Guardate quell'ometto che fatica che fa: si tratta di scegliere bene, ma lui cosa ne sa? Corso Rimorso, Strada Coscienza, viuzze e vicoli bui... braccato da ombre di spettri a sonagli che cercano lui mica per sfizio. Che strazio: finisce il vizio. Inizia il viaggio iniziatico dentro di s�. Quasi 2001: Odissea nello strazio. Crepita e incalza il frufru della resa dei conti che avanza. Bull-o si gira, rimbalza, tracolla, spalanca le froge: � in Via della Frode. Arranca: due piedi e due cosce di gi� nella fossa, trascina il suo corpo su mani un po' flosce. Procede di sbieco: � in Vicolo Cieco. Che sciocco: � gi� in scacco l'ex cocco di mamma e pap� che non ci sono pi�. Quasi 2001: Odissea nello strazio. Buon viaggio idiota, buon viaggio: ora e sempre. E a mai più.

E POI IL BUIO

Il sole disegna un cerchio rutilante sul telo di lino delle nuvole sfilacciate frapposte alla mia sbirciata distratta, e con morbida perfezione la circonferenza si adagia sul lungo crinale del monte, dietro il quale scender� in qualche placido istante. La finestra socchiusa sfiora la sedia, e fluisce un carezzevole soffio che lambisce i miei piedi con invisibile avvolgimento: io penso all'effusione di un abbraccio rapito ai dispetti del tempo, a un amore caldo come il raggio di luna degli innamorati. E quando la luna verr� sar� la stessa di allora? Quella che di noi far� di nuovo una cosa sola? E quando la luna verr� sar� la stessa di allora? Quella che dopo ci porter� alle carezze dell'aurora? Il sole disegna mezzo cerchio esitante su sbuffi di nuvole andate e Oriente indorato risponde all'acceso Ponente. Guardo le rocce innevate nel blu luminoso: sei l� con lo sguardo, lo stesso che mi hai regalato lasciandomi solo. Ti ho presa quel giorno e mai pi� ho ritrovato la scia deliziosa del tuo fascinare, e se fosse successo mi avresti rivisto scodinzolare... (devono aver diviso in due il mondo, e penso di essere dalla parte sbagliata). E quando la luna verr� sar� la stessa di allora? Quella che di noi far� di nuovo una cosa sola? E quando la luna verr� sar� la stessa di allora? Quella che dopo ci porter� alle carezze dell'aurora? Ora il sole disegna un commiato straziante di squarci roventi fra nuvole ostili, veloci nel giungere a frotte sui miei capogiri. Nell'ombra del monte mi pento di averti lasciata tornare. E poi il buio, neanche un graffio di luna nel cielo.

GRAZIE

L'amore pi� puro in un tepore nuovo di celesti lenzuola e del loro ristoro: sono i soffici raggi delle pupille tue, vi si accuccia il cessare delle sue paure. Ed io vi spio e mi commuovo. E grazie... per tutto questo: grazie. Per tutto quanto: grazie. Per tutto: grazie. E grazie. Semplicemente grazie. Perdutamente grazie. Solennemente grazie.

COMETA

Sono fuori come una cometa sono la sua polvere inquieta. Sono fuori un hoffman pi� di ieri: mi ricordo me stessa l'altro ieri Sono dentro la telefonata, sono fata, sono qui ma sono andata-non tornata voglio parlare con chi eri quel giorno che vivevo i tuoi pensieri Tipo mi dice che sono scema Chicca si sdruscia sulla schiena Piango e poi rido pi� di prima Tipo ammicca a una luna assai cretina Danzo nuotandoti nell'aria intorno in nebbia ritorno e mi trasformo Vago. Tu chiamami "cometa" dolce, fattissimo poeta Lucy in the Sky with Diamonds Lasciati chiamare altri cento e un giorno lascia che ti biascichi che ho sonno che sono spenti i miei occhi traslocati che sono chiusi ma se ne sono andati che son seduta su un vomito di maga che c'� una festa ma � altro che mi smaga che sono a casa di chi mi ha ospitata ma che sono in viaggio del tutto allucinata Lascia che ti dica che sto male lasciami e continua a non parlare Lucy in the Sky with Diamonds



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